
In queste ore mi ritrovo a riflettere sulle dichiarazioni fatte dal nostro Presidente della Repubblica riguardo l'invito rivolto alla classe politica e ai media, di mettere in atto una tregua alle polemiche che segnano questi ultimi periodi, dicendo che questo comportamento sarebbe quanto mai opportuno in previsione del delicato incontro del G8.
E' la prima volta, per quanto mi riguarda, che una dichiarazione del Presidente Napolitano, lede la mia dignità di cittadino della Repubblica Democratica Italiana.
Ritengo che l'art. 21 della Costituzione rappresenti (ovviamente insieme a tutti gli altri) un principio caposaldo della nostra Repubblica e di qualsiasi democrazia che si possa definire tale; oggettivamente (e di questo chiedo aiuto a chi più esperto di me) non capisco dove, nelle dichiarazioni del presidente questo trovi applicazione.
Vero è, che il Presidente ha solo fatto un invito... ma questo non cambia la sostanza delle affermazioni; non mi si dica che quello che conta è che la "forma" è stata comunque rispettata.
Mi domando perché questa volta il nostro Presidente si è fatto "tirare per la giacca".
Cosa gli ha fatto estendere il suo invito anche agli organi di informazione?
Lo scenario che si delinea in maniera sempre più definita nel nostro Paese riguardo il sistema di informazione mi spaventa.
A quale testata giornalistica si riferisce il Presidente visto che tutte ormai (tranne qualche eccezione) sono praticamente su un unica linea editoriale e cioè quella del padrone?
E poi con la stampa estera, in questo periodo molto più attenta di quella nostrana, come ci regoliamo? Allarghiamo il gioco del "silenzio" a tutti?
Giustissimo fare un appello ad informare oggettivamente sulla base dei fatti e non dare adito a distorsioni speculative dell'informazione (sicuramente il Presidente si riferiva a questo...), ma allora si sarebbe dovuto intervenire nei confronti specifici di chi trascura o manipola o distorce o soprattutto sposta l'attenzione a temi di "second'ordine" pur di non dare l'informazione nella sua completezza.
Permane in me il profondo rispetto delle Istituzioni e credo che proprio per amore di queste sia necessario porsi e porre molte domande a coloro che le rappresentano, al fine di fornire loro degli spunti di ragionamento, siano questi condivisibili o meno.
In conclusione considero questa situazione degna di attenzione e lo spunto che il Presidente ci offre in questo senso credo non debba essere sottovalutato.