Esiste però, a mio avviso, un altro grave fenomeno di enorme gravità, che impatta ancor più drammaticamente sulla nostra società, e cioè i
"cervelli in affitto".
Milioni di italiani infatti, delegano la gestione delle proprie facoltà mentali a un uomo piccolo e basso che si fa chiamare premier ,anziché duce come più gli calzerebbe, che porta i rialzi nelle scarpe con la stessa disinvoltura con cui abusa di Viagra.
Più volte infatti, almeno per quel che mi riguarda, si incappa in donne e uomini che presi da una sorta di "fanatismo" non danno segno di alcuna attività neurologica quando si tratta di analizzare aspetti della loro (e nostra) vita quotidiana che vengono abusivamente e impropriamente gestiti da un piccolo uomo di nome berlusconi.
Queste persone parlano ed espongono il loro "punto di vista" utilizzando frasi fatte e slogan pronunciate, confezionate per loro dal regime; hanno probabilmente ricevuto per posta da silvio un "breviario" che possa essere consultato per districarsi (in malo modo) da ogni situazione.
Bisogna cercare di intervenire per risolvere questo problema, in quanto sicuramente questi nostri concittadini che affittano il loro cervello (peraltro senza incassare nessun canone di locazione) non si trovano in una situazione irreversibile, ma semplicemente, passano troppo tempo davanti alla tv;
impegniamoci ad aiutarli, a farli uscire di casa, a fargli vedere cosa succede nelle strade pattugliate dalle ronde, oppure facciamogli vedere la bandiera tricolore, oppure ancora portiamoli a conoscere chi ha un lavoro precario o che addirittura non ne ha o lo sta perdendo.
In conclusione credo che, a prescindere dal colore politico, vivere la realtà che ci circonda con spirito critico e di analisi possa portare del buono per tutti, anche se agire in questo modo richiede sicuramente più impegno che stare seduti davanti la tv.
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